Da molti mesi cresceva il numero degli sloggi. Lo sloggio è il termine tecnico per indicare coloro che vengono allontanati dalla casa di famiglia, pignorata, ma ancora di loro proprietà.
Le famiglie soggette ad esecuzione immobiliare erano costrette dai custodi, con l’utilizzo di fabbri, ed eventualmente anche dalla forza pubblica, a lasciare la propria abitazione prima (e spesso molto prima) della eventuale vendita.
Nelle varie diocesi molte decine di migliaia di famiglie, già in forti difficoltà economiche, con grandi difficoltà nel trovare le risorse per vivere e restare unite, venivano ulteriormente penalizzate dalla necessità di trovare una casa in affitto, quando non erano perfino costrette a dormire in automobili o da parenti.
La norma 560 cpc, modificata in tal senso dalla legge 119/2016, introduceva nelle esecuzioni immobiliari la cultura dello scarto: le famiglie venivano allontanate dalla loro casa prematuramente, e con gravi danni economici, soprattutto se c’erano malati, anziani, numerosi bambini, handicappati gravi che avrebbero potuto, con la loro presenza, ridurre il valore di mercato dell’immobile.
Con la conversione in legge del decreto – legge 14 dicembre 2018, n. 135 viene ripristinata la vecchia norma, prima delle modifiche inserite nella legge 119/2016.
1. Il debitore può rimanere nella sua casa fino a 90 giorni dopo la vendita.
2. Se l’immobile verrà venduto può trovarsi, con i tempi necessari, un immobile in affitto.
3. Il custode ha il diritto di visita per compratori e può rivolgersi al Giudice delle esecuzioni per sloggiare il debitore, qualora non mantenga la casa pignorata, ostruzionisticamente, in buono stato.

Sono in atto in tutta Italia, decine di migliaia di sloggi, decine di migliaia di famiglie rischiano di subire un danno economico e di vedere frantumarsi la loro unità, nonostante esista ora una legge che può impedirlo.
Sulla base della riscrittura della norma è possibile ora bloccare tutti questi sloggi.
Ma la norma per essere applicata a difesa delle famiglie, della loro economia, della loro unità va conosciuta.
Per questo abbiamo organizzato un convegno invitando i tecnici che hanno scritto questa norma e Sergio Bramini che se ne è fatto portavoce.

il giorno 6 MARZO 2019 dalle ore 14,30
nella sala (g.c.) della Cappella
della Stazione Termini
Piazza dei Cinquecento, Roma

La presentazione è aperta a tutti.
è consigliata la prenotazione
segreteria organizzativa: segreteria.favordebitoris@gmail.com
Tel. 348 8509640
Segreteria Roma – vania.bracaletti@gmail.com
Tel. 328 5380837.