Don La Regina della Fondazione Nashak: «In forte aumento le richieste di aiuto» Ritorto, presidente dei commercialisti: «Nascerà a breve uno sportello di sostegno»

TEGGIANO. È in costante crescita l’indebitamento delle famiglie nel Vallo di Diano e il numero delle imprese in crisi che spesso sono costrette a dichiarare fallimento o a finire nelle mani degli usurai per cercare di evitare, senza riuscirci, la chiusura dell’attività. È quanto emerso ieri mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione della convenzione tra l’ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Sala Consilina e la Fondazione antiusura Nashak di Teggiano. Una iniziativa nata per aiutare gli imprenditori che per la crisi economica si trovano in situazioni di sovra indebitamento.
«L’accordo – ha spiegato Nunzio Ritorto, presidente dell’ordine – prevede la nascita di uno sportello territoriale di aiuto con il supporto dei nostri consulenti. Saranno inoltre organizzati una serie di incontri informativi con gli studenti delle scuole superiori. Molte imprese vanno in crisi perché confondono il bilancio dell’azienda con quello familiare, in pratica per esigenze familiari si attinge alle risorse dell’azienda e questa poi si trova in difficoltà».
I dati forniti dalla Fondazione Nashak, evidenziano una crescita delle richieste di aiuto da parte delle famiglie e delle imprese. Negli ultimi anni sono state accolte ed assistite quasi tremila persone e i prestiti erogati alle famiglie sono stati 220, invece quelli alle imprese 105. Se si guardano le cifre dei prestiti, in totale sono stati concessi prestiti per oltre 3 milioni e 500mila euro e offerte garanzia per 3,6 milioni di euro. «La crisi delle imprese e le difficoltà economiche delle famiglie – ha spiegato don Andrea La Regina, della Fondazione Nashak – è un fenomeno in continua crescita, prova ne è l’aumento del sostegno economico che diamo ogni anno. Attualmente abbiamo circa settecentomila euro di crediti in essere. L’usura è una piaga che esiste nel comprensorio e si alimenta grazie alla crisi. Negli ultimi anni le richieste di aiuto sono aumentate e con questa convenzione vogliamo dare un messaggio di fiducia al territorio. L’esperienza della Fondazione mostra che è possibile fare una analisi e un ascolto di tipo umano creando una sinergia anche con chi lavora nell’impresa in difficoltà e con le famiglie. Quando vedo che nei nostri centri storici chiudono attività e vanno via famiglie mi piange il cuore. Insieme possiamo far si che si costruisca un futuro su basi solide».
Erminio Cioffi

da “La Città di Salerno” del 20/05/2018