Il primo ascolto delle persone che ne hanno fatto richiesta, si svolge in modo decentrato, per consentire un approfondimento maggiormente legato alle singole realtà territoriali. Ove ciò non è possibile, si realizza direttamente presso la sede della Fondazione.
L’ascolto è finalizzato alla comprensione:
- dell’effettiva situazione debitoria delle persone, del nucleo familiare o dell’azienda;
- della reale capacità di reddito;
- dell’eventuale rete familiare o amicale di sostegno, dei percorsi di recupero possibili.
Per la successiva fase istruttoria, è assolutamente necessaria ogni possibile collaborazione: in particolare viene chiesta alle singole parrocchie, al fine di valutare le reali condizioni del nucleo familiare e predisporre forme di accompagnamento e di sostegno nel caso dell’effettiva erogazione delle garanzie. Se l’iter dell’istruttoria si conclude positivamente, la richiesta di prestito viene inviata ad uno degli istituti bancari convenzionati, il quale – svolge il suo autonomo lavoro istruttorio. L’equipe decentrata o eventuali “tutori” svolgono un’azione di accompagnamento delle singole situazioni, fino alla soluzione della situazione debitoria. Ciò in funzione dell’effettivo recupero delle persone o delle famiglie e per rendere possibile – al momento del rientro del prestito – il reimpiego delle garanzie, a favore di altre persone, nuclei familiari o aziendali.
In collegamento con la Fondazione stanno nascendo equipe di ascolto decentrate che possono essere segnalate dalla Segreteria.
La Fondazione è disponibile a formare e ad accogliere altri volontari per il servizio ed in alcuni casi assicura alle persone indebitate (in usura o a rischio di usura) dei “tutori“, volontari capaci di consigliare e orientare nelle situazioni di maggiore difficoltà.