na riflessione sulle sfide che i Comuni del Vallo di Diano si trovano ad affrontare si è tenuta giovedì scorso a Sant’Arsenio. A volerla Vincenzo Rubino, presidente del Comitato Popolare Vallo di Diano, coadiuvato da Carmelo Bufano.
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DONATO PICA
sindaco di Sant’Arsenio -
MARIA ANTONIETTA AQUINO
vicepresidente Consorzio Aeroporto Salerno “Costa d’Amalfi”
“Sicurezza – Economia – Stato Sociale – Assistenza Territoriale, quale futuro per il Vallo di Diano” è stato il tema dell’incontro scelto dagli organizzatori. Ad introdurre presso l’aula consiliare comunale in piazza Europa il sindaco ospitante Donato Pica. “Sicuramente il tema all’ordine del giorno è la sicurezza” ha introdotto il Primo cittadino “che a mio avviso si combatte con gli uomini. Oggi mancano circa 70 unità alla Compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina, e questo già dice molto. Per quel che mi concerne, sono sicuramente a favore dell’istituzione di un Commissariato di Polizia, ed in tal senso abbiamo già deliberato come Comune di Sant’Arsenio“. Pica ha poi trattato un altro argomento che da sempre gli sta a cuore: la Sanità. “Settore che ancora una volta sconta la mancanza di personale ed i ritardi nell’attuazione dei programmi. Ben vengano le Botteghe della Salute che porteranno presto assistenza nei luoghi del Vallo più distanti dagli ospedali“.

Vincenzo Rubino, assente per sopraggiunti motivi di famiglia, ha inviato una lettera in cui voluto comunicare “orgoglio e sostengo per la proposta di legge sul Comune Unico Città Vallo di Diano, unico strumento per una risoluzione completa e veloce delle problematicità del territorio“.
Antonio Pagliarulo, vice presidente della Comunità montana Vallo di Diano, ha voluto parlare di sicurezza anche interna. “Vero è che oggi viviamo con preoccupazione le scorribande di gruppi criminali da fuori territorio” ha detto Pagliarulo “ma oggi molti grattacapi ci vengono anche dai nostri giovani, sempre più smarriti dall’evoluzione della società contemporanea. A loro dobbiamo risposte spesso non facili. Come Ente montano stiamo cercando di creare i presupposti per una realizzazione anche nel Vallo di Diano, puntando fortemente sul Turismo e su servizi per i più fragili come il Taxi Sociale. Sono ottimista per il futuro perché l’aeroporto a Salerno, e la fermata AV ferroviaria rappresentano occasioni uniche“.

Assente Gennaro Falabella, segretario generale Uil-Flp Salerno per sopraggiunti impegni sindacali, la parola è passata a Maria Antonietta Aquino, assessore al Comune di San Rufo. Aquino, da qualche settimana vicepresidente del Consorzio Aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi”, ha riportato gli interessanti numeri e prospettive dello scalo salernitano, che sicuramente si riverbereranno anche sul Vallo. Del suo intervento abbiamo parlato ieri in questo articolo.
Carmelo Bufano, autore Siae e primo firmatario della proposta di legge “Città Vallo di Diano” per l’istituzione di un comune unico, ha sinteticamente invitato a “superare barriere e confini. In tal senso riporto l’esempio di unione tra Diocesi presentato il 19 febbraio a Roma da 10 Diocesi al fine di ottenere risparmi energetici per gli edifici di loro proprietà. Ci serve avere un’unica che ci rappresenti di più sui tavoli che contano“.

In conclusione, padre Antonio De Luca, vescovo della Diocesi di Teggiano e Policastro, si è detto “rincuorato dagli interventi della politica sullo sviluppo del comprensorio. Certo, rimangono sul tavolo diverse problematiche. Innanzitutto la ludopatia, che affligge i nostri ragazzi in età sempre più giovane. Le famiglie, che come riportato dalla fondazione Nashak, fanno sempre più fatica a vivere. Ed ancora la perdita di servizi, la viabilità interna spesso non adeguata… se ne esce solo facendo rete! La resilienza è più importante del pessimismo! E voglio concludere con un importante messaggio: quest’anno avremo 33milioni di pellegrini-turisti in più grazie al Giubileo. Molti di questi, dopo il passaggio a Roma, sono attesi nei nostri piccoli comuni dove verranno a trovare le proprie radici, i luoghi da cui gli antenati sono partiti 4-5 generazioni fa. Cogliamo questa occasione nel segno dell’unità e della speranza“.
I lavori sono stati coordinati dal Gianfranco Stabile, giornalista.

